Cosplay 2.0 fa parte dei laboratori di capacitazione gratuiti aperti dall’InformaGiovani di Busto Arsizio, sviluppato all’interno del progetto Fili Urbani. Si tratta di un corso rivolto a tutte e a tutti gli appassionati di cucito e Cosplay che così si approcciano al colorato mondo sartoriale, con l’obiettivo di confezionare abiti che riflettano le proprie storie preferite. Il laboratorio dà modo al partecipante di conoscere le basi della sartoria, gli strumenti fondamentali, il loro utilizzo, metodi principali e tutta la pratica necessaria per immaginare e creare il proprio capo.
Il laboratorio poggia su una precedente esperienza della cooperativa Villaggio in Città, che già l’anno scorso aveva proposto il corso con risultati ottimi, scoprendo da un lato quanto la voglia di “saper fare” a livello manuale interessi ai ragazzi, e quanto gli stessi siano sempre più curiosi rispetto al linguaggio dei manga/anime e in generale della cultura orientale.
Non è infatti un mistero che i saperi manuali, nonostante l’onnipresente cultura digitale, stiano diventando in maniera marcata come un modo per accrescere le proprie skills: ultimamente ci sono tantissimi corsi di lavori a maglia o di uncinetto, e questo ha a che fare da un lato con il rifiuto del fast fashion e dall’altro come puro e semplice hobby che insegna pazienza e progettualità. Per quanto riguarda invece l’aprirsi alla cultura orientale, è facile pensare come i cartoni visti magari da piccoli riemergano poi durante l’adolescenza e si trasformino in passioni.
Accanto ai ragazzi alla prima esperienza, ci sono anche i partecipanti alla prima edizione e che ormai padroneggiano la materia; per alcuni, le occasioni in cui sfoggiare le proprie creazioni sono appuntamenti fissi, che richiedono mesi di preparazione. La loro presenza accanto ai neofiti garantisce innanzitutto una bella occasione di socialità, ma poi anche un trasferimento di conoscenze da pari a pari che facilita l’apprendimento della basi oltre a rendere vissuto e familiare lo Spazio Fili Urbani.
La sarta che tiene le redini tecniche del corso è Jessica, che pazientemente parte dallo spiegare i tessuti e cerca di orientare i ragazzi verso un’idea. Attraverso piccole esercitazioni tecniche, si imparano pregi e difetti di un tessuto o di una particolare tecnica, ed ecco che i partecipanti riescono a immaginare, anche nella pratica, quello che vogliono ottenere come risultato finale.
Una volta capito il risultato che si vuole ottenere, è tempo di andare a prendere i tessuti e mettersi a cucire: una fila di macchina sferruzzano e cuciono, dando pian piano forma alle idee dei ragazzi. Il corso termina il 18 dicembre, e quindi dobbiamo ancora aspettare per vedere i risultati finali.
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